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Immagine del redattoreStefano Campolo

Ryanair dimezza i tempi del check-in

Aggiornamento: 5 apr 2021

Ryanair dimezza il tempo a disposizione per fare il check-in online da quattro a due giorni. Da mercoledì 13 giugno 2018, il check-in online sarà disponibile da 48 ore a 2 ore prima della partenza per tutti i voli. La nuova regola è valida per tutti i passeggeri in possesso di un biglietto ordinario, cioè alla tariffa base. I passeggeri con tariffa FlexiPlus o quelli che insieme alla prenotazione hanno acquistato il posto a sedere potranno fare il check-in a partire da 60 giorni prima ed entro 2 ore prima dell’orario di partenza del volo previsto.


Il dimezzamento dei tempi di accesso al check-in lascia comunque il doppio delle ore disponibili rispetto alla maggior parte delle compagnie aeree continentali. Eslcudendo easyJet che consente di ottenere la carta di imbarco un mese prima del volo, la stragrande maggioranza delle compagnie aeree europee, sia tradizionali che low cost, permette il check-in on line solo a partire dalle 24 ore precedenti l’orario programmato di partenza.


La nuova politica introdotta dalla compagnia irlandese mira a offrire maggiore scelta per i clienti che acquistano il posto a sedere e ad aumentare i ricavi ancillari o ausiliari, ovvero la vendita di servizi e prodotti diversi dal biglietto di trasporto. Dimenticare di fare il check-in e di stampare o salvare sullo smartphone la relativa carta di imbarco prima di arrivare in aeroporto può essere molto costoso. La tabella dei supplementi facoltativi prevede un costo di 55 euro a biglietto per fare il check-in ai banchi accettazione e di 20 euro per ristampare la carta di imbarco. In totale 75 euro in più a persona, quanto basta a rovinarvi la vacanza, il viaggio o i rapporti coniugali, specie se viaggiate in coppia o con la famiglia. Se poi vi imbarcate da un aeroporto britannico, il prezzo è espresso in sterline, quindi l’eventuale sbadataggine costerà qualcosa di più di 85 euro. La nuova emissione della carta di imbarco e il check-in in aeroporto rimangono invece gratuiti per chi ha un biglietto con tariffa business o FlexiPlus.


Ryanair è considerata tra i campioni nella vendita dei supplementi. Secondo una ricerca condotta lo scorso anno da IdeaWorksCompany, azienda di consulenza sulle rendite ausiliarie e da CarTrawler, agenzia specializzata nella mobilità che offre soluzioni di trasporto multimodale in tutto il mondo, i ricavi aggiuntivi extra biglietto hanno raggiunto il 30,9 per cento del fatturato di Frontier, Ryanair, Spirit, Vietjet, and Wizz. Solo queste cinque compagnie aeree hanno generato ricavi per 17,7 miliardi di dollari nel 2017 su un totale di 82,2 miliardi di dollari generati dall’intero settore dell’aviazione commerciale nel mondo. Se il balzo in avanti rispetto all’anno precedente delle cinque compagnie aeree in questione è notevole (dal 25,5 per cento), è addirittura impressionante l’aumento dei ricavi ancillari globali nel periodo dal 2010 al 2017, salito del 264 per cento da 22,6 a 82,2 miliardi di dollari.


Non sono solo le compagnie low cost a trainare il settore. I vettori aerei tradizionali stanno progressivamente adottando metodi di vendita “a la carte”, cioè suddividendo il prezzo dei biglietti rispetto ai servizi offerti. Così è, per esempio, per British Airways e per tutto il gruppo IAG (Aer Lingus, Iberia, Vueling), la cui tariffa base non comprende la scelta del posto a sedere, né l’imbarco del bagaglio. Questo spiega come mai la fetta maggiore dei ricavi aggiuntivi nel 2017 sia stata generata dalle compagnie tradizionali (Full Service Carriers) non statunitensi per un valore stimato di 32,1 miliardi di dollari. I maggiori vettori americani hanno raggiunto complessivamente 24,6 miliardi, mentre le low cost, esclusi cinque vettori “champ”, hanno toccato complessivamente quota 7,8 miliardi. I ricavi per passeggero sono stati di 20,13 dollari e hanno contribuito a generare profitti e a mantenere il settore dell’aviazione.


La tendenza a estendere questo modello di business continuerà nei prossimi anni. Molte compagnie aeree stanno cominciando a offrire servizi aggiuntivi specifici per la clientela aziendale e per chi viaggia per motivi di lavoro. La sola Ryanair ne propone sedici.

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