Le segnalazioni dei disagi subiti dalle persone con disabilità che viaggiano, o tentano di viaggiare, con Ryanair sono abbastanza frequenti. L’ultimo in ordine di tempo riguardava una ragazza malata oncologica che si era vista negare l’imbarco perché la fila al check in era stata troppo lunga, ma è un problema che si ripropone ciclicamente in aeroporti diversi. Forse qualcuno dalle parti di Dublino dovrebbe iniziare a farsi delle domande e, possibilmente, offrire un servizio ai clienti. Anche quelli disabili, che pagano il biglietto esattamente come gli altri.
L’8 giugno avevo un volo Ryanair Bruxelles Zaventem-Roma Fiumicino alle ore 17:05. Facendo la prenotazione e il check in sulla app era impossibile fare la richiesta dell’assistenza disabili. Conoscendo le regole degli aeroporti, mi sono recata insieme a mio marito al banco dell’assistenza con congruo anticipo per fare direttamente lì la richiesta, ma mi è stato risposto che dovevo passare prima al banco di Ryanair per farmi dare il foglio con cui la compagnia autorizzava l’imbarco e la richiesta di assistenza. Ci siamo fatti dare una carrozzina stile carrello per le valigie e ci siamo incamminati. Ottenuto il foglio siamo tornati al banco assistenza, lo abbiamo consegnato dando appuntamento direttamente al gate di imbarco.
Il volo aveva circa una ventina di minuti di ritardo e dopo aver saltato la fila e controllato documenti e carte di imbarco, ci hanno fatto mettere da un lato in attesa del personale dell’assistenza. Inizia l’imbarco dei passeggeri che ci sfilano davanti a uno a uno. I passeggeri finiscono e fanno l’annuncio della last call. A quel punto, incredula, mi sono girata e ho detto “noi stiamo ancora qui, in attesa dell’assistenza!”. Lo steward chiama via radio non so chi, poi mi dice:
-Puoi fare le scale?
-Si.
-La cooperativa che gestisce l’assistenza in questo momento non ha l’elevatore libero, non può venire nessuno. Devi imbarcare da sola.
-Come devo imbarcare da sola? Ma io non riesco… ho chiesto l’assistenza per questo.
-La compagnia non vuole fare ritardo a causa di questo contrattempo con l’assistenza, l’aereo è quello lì (e indica un velivolo ad un centinaio di metri dal gate), o vai da sola o rimani a terra.
-Come rimango a terra? Io devo salire sull’aereo…ok.. ma lei ci può dare una mano? Magari portando la carrozzina?
-Non sono autorizzato e poi c’è lui (indicando mio marito). L’aereo sta ancora imbarcando ce la fate.
A quel punto dico a Luca di andare e anche di corsa, altrimenti avremmo perso il volo. Iniziamo a camminare sull’asfalto, verso l’aereo quando ci sentiamo chiamare. Un ragazzo dell’assistenza ci stava rincorrendo. Mio marito gli cede la guida della carrozzina, arriviamo sotto la scaletta, mi chiede se riesco a fare le scale. Rispondo di sì e lui mi aiuta ad alzarmi, a fare il primo gradino e se ne va.
Avevo già descritto su questo blog l’assistenza “fai da te” che spesso si ha all’aeroporto di Zaventem, ma ancora una volta, per l’ennesima volta, Ryanair si conferma una compagnia totalmente unfriendly nei confronti dei passeggeri con disabilità.
Cosa sarebbe successo se avessi avuto una carrozzina e non fossi stata in grado di salire le scale?
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