Qantas non è più un vettore aereo, almeno non in senso tradizionale, cioè un’azienda che trasporta persone e merci da un punto A a un punto B. Nel corso degli ultimi otto anni si è tramutata in un’agenzia di viaggi e nel prossimo futuro potrebbe diventare una piattaforma di servizi diversificati ai viaggiatori. In senso stretto, Qantas non è più un gruppo che offre semplicemente servizi di trasporto ma un marchio di rilevanza globale in grado di vendere prodotti e servizi legati al viaggio, anche se completamente slegati dal trasporto.
Il recente accordo di collaborazione tra Qantas e Airbnb rappresenta probabilmente un cambio epocale nel modo di funzionare delle compagnie aeree e nel loro rapporto con i clienti ed è destinato a influenzare il modello di business dei maggiori player globali dell’aviazione.
Da qualche settimana, attraverso il sito principale della compagnia australiana è possibile prenotare uno dei 2,5 milioni di alloggi presenti su Airbnb e dislocati in 191 paesi. I membri del programma fedeltà di Qantas, oltre 11,4 milioni di viaggiatori in tutto il mondo, guadagneranno un punto per ogni dollaro speso prenotando un alloggio Airbnb dal sito della compagnia aerea.
L’accordo è il primo di questo genere e se appare naturale per una piattaforma come Airbnb, è meno scontato se considerato dal punto di vista di Qantas.
Fondata nel 1920, Qantas è tra i pionieri dell’aviazione mondiale. Nazionalizzata nel 1947, fu poi privatizzata a metà degli anni Novanta e, come tutte le compagnie tradizionali, ha risentito dell’introduzione del modello low cost. Tuttavia, invece di adattarsi al ribasso alle nuove condizioni imposte dalle compagnie che offrono biglietti aerei a prezzo stracciato, Qantas sta trasformando il proprio modello di business da mero vettore aereo a piattaforma per viaggiatori. Poco importa che si tratti di persone che si spostano per motivi di lavoro o per le vacanze, che desiderino un albergo in centro o una camera nel quartiere di tendenza della città da visitare, che debbano affittare un’auto o desiderino visitare il Colosseo a Roma o lo zoo a Singapore, che vogliano fare una settimana bianca in Giappone o un trekking in Colorado. Qantas ha una risposta – e una proposta commerciale – per tutti. E se poi il cliente da Roma vuole visitare Pompei, ecco pronto il trasferimento in autobus con incluso biglietto di ingresso agli scavi. E Venezia? C’è il treno alta velocità con i biglietti del vaporetto e l’ingresso alla Basilica di San Marco, tutto compreso.
Potrei continuare per ore, la sostanza è che sotto la guida di Alan Joyce, amministratore delegato dal 2008, Qantas si è progressivamente trasformata in una piattaforma dove il viaggiatore abituale o quello occasionale trovano tutte le risposte ai loro desiderata. Quello del trasporto aereo è solo uno dei settori in cui il gruppo è operativo. Un ambito importante, infatti include Qantas, Jetstar, Qantaslink, Qantas Cargo e Jetconnect, ma è molto più rilevante concepire l’attività di trasporto come il segmento principale attraverso cui tenere agganciato il cliente a cui poi offrire un ampio ventaglio di servizi aggiuntivi, incluso il trasferimento casa – aeroporto in limousine o il prelievo e la consegna dei bagagli da porta a porta. Forse non è un caso che Joyce sia nato e cresciuto in Irlanda, proprio come Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair che ha fatto la fortuna della compagnia irlandese ideando e offrendo servizi complementari che seguono il viaggiatore ben oltre i confini dell’aeroporto e garantiscono ricavi ancillari che arrivano a toccare il 25 per cento del bilancio.
La partnership con Airbnb tende dunque ad affermare Qantas come marchio globale nel settore dei viaggi e ha avuto un effetto immediato: se fino a poco tempo fa gli alberghi di Roma convenzionati con il programma Frequent Flyer di Qantas si contavano sulle dita di una mano, oggi sono 250 a cui si aggiungono migliaia di camere disponibili su Airbnb e prenotabili dal sito qantas.com. Manco a dirlo, la concorrenza ha avuto un effetto benefico nel calmierare i prezzi, in particolare nella fascia degli hotel 3-4 stelle e a ridosso del centro.
Singolare, infine come la compagnia aerea australiana, il cui unico approdo in Europa è rimasto Londra, avendo abbandonato Francoforte nel 2013 e molto prima Roma, Vienna e Atene, oggi è in grado di offrire decine di migliaia di alloggi e servizi tanto nelle capitali come nelle più remote località del continente, da Favignana a Gjesvaer in Norvegia, nel circolo polare artico. La condizione per godere di tutti i vantaggi è, ovviamente, di essere membro del programma di fedeltà Qantas.
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