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Immagine del redattoreStefano Campolo

Le innovazioni del 2019

Aggiornamento: 2 apr 2021


Ecco otto tendenze a cui prestare attenzione nel 2019 nel settore dell’aviazione. Dalla realtà virtuale alla consegna della pizza al gate con un fattorino, le nuove tecnologie continuano ad aumentare il loro impatto anche su aeroporti, e aerei, incidendo sulle nostre esperienze di volo e di viaggio.


REALTÀ VIRTUALE

Prodotti e servizi di realtà virtuale come Oculus, Google VR e PlayStation VR, così come gli smartphone abilitati alla realtà aumentata sono ormai molto diffusi nel mercato. Alcuni aeroporti e compagnie aeree hanno cominciato a creare esperienze più coinvolgenti sia negli spazi dei terminal sia a bordo. Secondo il sito specializzato Future Travel Experience, questa sarà una tendenza che continuerà ad aumentare nel corso dell’anno. L’anno scorso, Inflight VR ha introdotto una soluzione di intrattenimento a bordo in realtà virtuale. La soluzione è stata testata da Iberia nelle sue Premium Lounge all’aeroporto di Madrid e a bordo di alcuni voli. Altrove, Etihad e Emirates sono tra coloro che hanno provato le cuffie in realtà virtuale nelle lounge degli aeroporti, mentre Alaska Airlines ha collaborato con SkyLights per testare il proprio sistema di intrattenimento a bordo sviluppato con tecnologia realtà virtuale. Resta da capire se, per lo meno in ambito aviazione civile, evolveranno forme di intrattenimento completamente nuove e se la realtà virtuale riuscirà a superare lo stadio meramente ricreativo in favore di forme di consumo con un potenziale valore commerciale.


ROBOT

I robot stanno diventando una presenza sempre più comune nei terminal degli aeroporti di tutto il mondo. Da Seoul a Seattle a Monaco di Baviera, negli ultimi anni la robotica è stata adottata per coinvolgere i clienti e ottimizzare l’efficienza. Gli aeroporti asiatici stanno attualmente aprendo la strada, con esempi come il robot Airstar di Incheon in Corea del Sud, Haneda in Giappone e il robot Rada di Vistara, che lo scorso anno è diventato il primo robot ad apparire in un aeroporto indiano. Altrove in Europa, abbiamo visto anche Josie Pepper, il robot umanoide dell’aeroporto di Monaco di Baviera. In Italia, il primo scalo a dotarsi di un robot è stato il Guglielmo Marconi di Bologna, che a marzo 2018 ha introdotto Pepper, il robot umanoide come sussidio all’info point. La robotica potrebbe anche avere un ruolo importante nella sfera della gestione dei bagagli. Infatti, all’aeroporto di Rotterdam sono già in fase di sperimentazione carrelli per il trasporto autonomo e robot per i bagagli.

Grazie all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico, molti di questi robot hanno la capacità di apprendere e ampliare le proprie conoscenze, in modo che possano fornire informazioni più pertinenti ai passeggeri e vantaggi operativi aggiuntivi agli aeroporti e alle compagnie aeree. Pertanto, dato che più aeroporti adottano questa tendenza, la tecnologia svolgerà un ruolo cruciale nel rafforzamento della relazione tra passeggeri e aeroporti nel 2019.

BIOMETRIA

È diventata meno di una parola d’ordine e più di una realtà nell’ultimo anno con una serie di iniziative che si sono concretizzate e le prove in corso in tutto il mondo. Tra le compagnie aeree statunitensi impegnate a esplorare modi nuovi e innovativi per migliorare l’elaborazione dei passeggeri e l’esperienza del cliente attraverso la biometria figurano Delta Air Lines e American Airlines. Delta, in collaborazione con la US Customs and Border Protection (CBP), l’aeroporto internazionale di Atlanta Hartsfield-Jackson (ATL) e la Transportation Security Administration (TSA), ha recentemente inaugurato il primo terminale biometrico negli Stati Uniti presso il Terminal F di Atlanta. Nel frattempo, American è solo l’ultima tra le compagnie aeree, tra cui British Airways, che stanno sperimentando la biometria all’aeroporto internazionale di Los Angeles (LAX). Un certo numero di aeroporti internazionali, tra cui il Changi Airport, l’aeroporto di Heathrow a Londra e l’aeroporto internazionale di Hong Kong hanno anche lanciato importanti progetti legati alla biometria che svolgeranno un ruolo cruciale nel plasmare l’esperienza dei passeggeri negli anni a venire. Considerando le proiezioni di crescita per l’aviazione indiana, l’aeroporto internazionale di Bangalore, il terzo aeroporto più grande del paese in termini di numero di passeggeri, è entrato a far parte del club e sta investendo in biometria per sostenere l’impulso della sua crescita. In prospettiva, nella prima metà del 2019, l’aeroporto internazionale di Dallas Fort Worth sta lanciando una prova di tecnologia biometrica in ogni fase del viaggio dei passeggeri insieme a World Travel & Tourism Council, American Airlines, Hilton e MSC Crociere. Altrove, Emirates si sta anche preparando a lanciare un cosiddetto “percorso biometrico”, che offrirà ai suoi passeggeri un transito in aeroporto senza intoppi nell’hub di Dubai.


INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L’intelligenza artificiale è molto più di un robot. Un certo numero di compagnie aeree e aeroporti hanno già lanciato prodotti basati su AI, come chatbot e assistenti virtuali, ma si tratta ancora di un livello embrionale o poco più in un ambito che ha enormi potenzialità. La domanda ora è se questa tecnologia possa ulteriormente rivoluzionare il servizio clienti e ottimizzare l’efficienza. L’AI potrebbe essere applicato a ogni livello dell’infrastruttura operativa, come avviene già oggi in altri settori, quali l’architettura, la robotica o i trasporti con i veicoli a guida autonoma.


BLOCKCHAIN

L’anno scorso, il programma frequent flyer del Gruppo di Singapore Airlines, KrisFlyer, ha lanciato KrisPay, “il primo portafoglio digitale per i programmi fedeltà delle compagnie aeree basato su blockchain”. Secondo il rapporto sulle nuove tecnologie in campo aereo di  SITA, il 34 per cento degli aeroporti sta pianificando programmi di ricerca e sviluppo blockchain entro il 2021. Un’area in cui gli aeroporti vedono il potenziale di blockchain è la capacità di contribuire a migliorare i processi di identificazione dei passeggeri, in parte riducendo la necessità di maggiori controlli ai varchi sicurezza. Tra le altre iniziative emerse, segnaliamo l’Aviation Blockchain Challenge di Lufthansa Innovation Hub per attrarre talenti da tutto il mondo che aiutino il gruppo europeo a utilizzare la nuova tecnologia. Risale al 2017 invece la collaborazione tra aeroporto di Ginevra, British Airways, aeroporto di Heathrow, aeroporto internazionale di Miami e SITA Lab verificare se l’utilizzo di blockchain riesca a dare una risposta univoca al tracciamento dei dati di volo.


ASSISTENZA DISABILI

I progressi tecnologici possono contribuirea migliorare l’assitenza disabili. L’aeroporto di Edimburgo ha rilasciato un’app (sviluppata da Neatebox), che consente ai passeggeri di personalizzare l’assistenza di cui hanno bisogno inserendo un profilo e richiedendo l’intervento prima del viaggio. Diversi altri aeroporti, tra cui Houston, Seattle-Tacoma e Heathrow, sono tra gli ultimi ad aderire alla rete della società Aira, che si impegna a fornire maggiore accessibilità ai ciechi e agli ipovedenti attraverso gli occhiali intelligenti e un’app.


WI-FI

Il numero di compagnie aeree che stanno implementando la connessione in volo (IFC) continua a salire. Il rapporto Wi-Fi dello scorso anno di Routehappy ha mostrato che 82 compagnie aeree di tutto il mondo offrono ora il Wi-Fi in volo – con un aumento del 17 per cento rispetto al 2017. Questa è senza dubbio una buona notizia per i passeggeri, che stanno diventando sempre più dipendenti dalla connettività. Ma i benefici sono soprattutto per le compagnie aeree che vedono la connettività come un potenziale motore finanziario, non tanto in sé, quanto nella promozione di prodotti e servizi offerti. Finnair, ad esempio, è un leader nello sviluppo di offerte ausiliarie a bordo. I principali flussi di entrate ancillari del vettore finlandese sono cibo e bevande, vendita al dettaglio e vendite di upgrade. Tuttavia, sempre più questi servizi vengono promossi anche tramite il portale Wi-Fi del Nordic Sky.


PARTNERSHIP COMMERCIALI

La fantasia in questo campo ha pochi limiti. Nello sforzo di trovare fonti di ricavo aggiuntive, gli aeroporti stanno investendo sempre più in partnership strategiche con alcune delle aziende leader nella vendita al dettaglio e nel servizio clienti. L’anno scorso, l’aeroporto internazionale di Dubai è diventato il primo aeroporto a collaborare con Deliveroo, uno dei leader mondiali nella distribuzione di cibo. Il progetto – denominato DeliverooDXB – ha permesso ai passeggeri di ottenere cibo appena preparato consegnato direttamente alle loro porte d’imbarco pochi minuti dopo essere stato ordinato. Anche l’aeroporto di Amsterdam Schiphol in collaborazione con HMSHost International ha seguito l’esempio. Per lo scalo olandese una delle motivazioni era un aspetto più pratico, in quanto il sistema di consegna “al gate” potrebbe  superare i limiti di spazio dei punti ristoro presenti nello scalo



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