Skynest, la struttura con sei cuccette progettata da Air New Zealand e installata sulla carlinga posteriore di un aereo di lungo raggio (photo credit Air New Zealand)
Dormire in un letto vero, distesi invece che arricciati su un sedile, sulla spalla del proprio partner o appoggiati alla parete dell’aereo è il sogno di ogni viaggiatore che non può permettersi il lusso di pagare un biglietto tre, quattro o cinque volte il valore di una tariffa base. Afflitto dalla privazione del sonno e relegato alla promiscuità di dover condividere uno spazio limitato con un paio di centinaia di persone per dieci, quindici e talvolta diciotto ore, unica consolazione per il passeggero di economica è la consapevolezza che malgrado le notevoli differenze di prezzo tutti arriveranno a destinazione alla stessa ora. Certo, ci sarà chi sbarca fresco e riposato, con la pelle irrorata dalla crema rigorosamente bio offerta dalla compagnia aerea nella confezione omaggio per i viaggiatori di prima e business e chi con le occhiaie e lo sguardo da zombie.
Per australiani e neozelandesi l’aereo resta una sorta di sofferenza brutale ma necessaria a rompere l’isolamento di due tra le nazioni più remote al mondo. Non a caso le principali compagnie aeree dei due Paesi sono tra le più attive nella ricerca di soluzioni che allevino le pene di modalità di viaggio sostanzialmente immutate dagli anni Cinquanta a oggi. A fine febbraio Air New Zealand, la compagnia di bandiera neozelandese, ha depositato le domande di brevetto per un nuovo prodotto destinato alla fascia economica dei viaggiatori. Si tratta di un guscio da installare nella parte posteriore degli aerei con sei cuccette disposte a castello su due lati, ciascuna delle quali lunga due metri e larga 58 centimetri.
Il nome dato alla struttura è “Economy Skynest” ed è il risultato di tre anni di ricerca e sviluppo di Air New Zealand, a cui hanno partecipato oltre 200 clienti nel suo centro di innovazione Hangar 22 ad Auckland.
La compagnia aerea opera alcuni dei voli più lunghi del mondo e prenderà una decisione definitiva sull’esercizio dello Skynest il prossimo anno dopo aver valutato le prestazioni del suo volo Auckland-New York della durata di 17 ore e 40 minuti.
Nikki Goodman, direttrice generale dell’esperienza del cliente di Air New Zealand, ha affermato che il feedback dei clienti e dell’equipaggio di cabina durante la sua fase finale di sviluppo è stato eccezionale.
La compagnia intende fornire ogni cuccetta con un cuscino a grandezza naturale, lenzuola e coperte insieme a tappi per le orecchie, tende per la privacy e illuminazione. Altre caratteristiche allo studio includono una luce di lettura separata, una presa Usb per dispositivi personali e una presa di ventilazione.
Goodman ha affermato che tre aspetti sono risultati importanti nella progettazione del nuovo prodotto. Il primo riguarda la possibilità di restare tranquilli, un fattore cruciale per chi viaggia in aereo ma anche e soprattutto per chi ci lavora, in primo luogo gli assistenti di volo. Il secondo riguarda la capacità di rilassare il proprio corpo. Cosa piuttosto difficile in una seduta di economica. L’ultimo è l’ambiente giusto, “che si tratti di illuminazione, che sia la tua coperta o dove stai riponendo le tue cose, creando così quello spazio in cui ti senti abbastanza a tuo agio da riposare e rilassarti. Skynest risponde a tutte queste esigenze dei clienti”.
Negli ultimi anni, Air New Zealand si è distinta con altre innovazioni della cabina economica, come lo skycouch che permette di trasformare una file di tre sedili in un letto in grado di accomodare due bambini e un adulto.
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