{text-decoration-color: #13B6C5;}
top of page
Immagine del redattoreStefano Campolo

WOW Air ha cessato le operazioni

Aggiornamento: 22 mar 2021


E dodici. WOW air ha cessato oggi ogni operazione, ha messo a terra gli undici aerei ancora a disposizione e ha avvisato i viaggiatori attraverso il proprio sito web di cercare voli disponibili presso altre compagnie aeree.


La compagnia aerea islandese registrava da tempo consistenti perdite finanziarie. Il progetto di ristrutturazione avviato alla fine dello scorso anno con la restituzione di alcuni aerei a fusoliera larga e la cancellazione degli ordini di altrettanti non è bastato a mantenere in piedi l’azienda. A mancare è stato soprattutto l’intervento di un partner in grado di rilevare WOW Air e di rilanciarne le operazioni. Un primo interessamento da parte di Icelandair non è andato a buon fine per l’opposizione degli azionisti di quest’ultima. Nemmeno l’accordo preliminare con Indigo Partners, private equity statunitense specializzato nel settore dell’aviazione – tra i brand controllati c’è la low cost Frontier – si è concretizzato. Finiti i soldi, il management di WOW Air non ha avuto scelta e giovedì 28 marzo ha dovuto comunicare la cessazione immediata dell’operatività.


WOW Air, nata nel 2011, aveva tentato la specializzazione dei voli transatlantici a basso costo, quasi in contemporanea con Norwegian. Nei primi anni ha conosciuto una crescita sostenuta arrivando a collegare 37 città in Europa, Canada e Stati Uniti con aumenti dei passeggeri anche del 60 per cento l’anno. Il prodotto low cost sul lungo raggio, tuttavia non è mai decollato. La stretta opposizione fatta dai tre gruppi aeronautici che detengono la maggior parte delle quote di quel mercato (ne abbiamo parlato qui) e le peculiarità del trasporto tra le due sponde dell’oceano, caratterizzato soprattutto da viaggiatori business e con costi di gran lunga superiori rispetto alle tratte a corto raggio, hanno impedito che i ricavi si trasformassero in utili. E nel 2017 anche i ricavi sono andati a picco, calando del 20 per cento. Il fondatore e amministratore delegato, Skuli Mogensen, ha passato l’intero 2018 a cercare un acquirente.

Sarà da verificare nei prossimi mesi se Norwegian o Iceland Air sapranno avvantaggiarsi della se pur piccola fetta di mercato lasciata libera da WOW Air.


Quella odierna è la dodicesima chiusura di una compagnia aerea europea negli ultimi diciotto mesi, la terza solo quest’anno dopo Germania e Bmi Regional.

Comments


bottom of page