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Immagine del redattoreStefano Campolo

Vive tre mesi in un aeroporto per paura del Covid


Un uomo ha vissuto per tre mesi nascosto nell'aeroporto O'Hare di Chicago. Scoperto dalla polizia in un'area chiusa al pubblico, ha detto di essere rimasto lì per paura di volare a causa del Covid-19.


La notizia è stata riportata dal Chicago Tribune che racconta di Aditya Singh, 36 anni e originario della California, ora accusato di violazione di un'area riservata di un aeroporto e furto. L'uomo, arrivato con un volo da Los Angeles il 19 ottobre, e da allora è rimasto in una zona di sicurezza dello scalo di Chicago. La storia rimanda inevitabilmente alla mente Tom Hanks, protagonista del film del 2004 The Terminal, in cui Steven Spielberg racconta le peripezie di un viaggiatore di un'ipotetico paese caucasico rimasto senza documenti validi a causa di un colpo di stato durante il suo volo verso negli Stati Uniti e impossibilitato a uscire dall'aeroporto, come a tornare a casa.


Proprio come Tom Hanks, Singh si muoveva all'interno del terminal con un badge sottratto a un dipendente dell'aeroporto ed è riuscito a sopravvivere chiedendo da mangiare ai passeggeri in transito. È stato scoperto il 16 gennaio quando due dipendenti della United Airlines lo hanno fermato e gli hanno chiesto di identificarsi. Singh ha mostrato il badge che aveva al collo e, come si è capito poco dopo, appartenente a un responsabili delle operazioni aeroportuali che ne aveva denunciato lo smarrimento il 26 ottobre. I due dipendenti della United hanno fatto intervenire le forze dell'ordine che hanno arrestato l'uomo.

Un frame del film The Terminal (2004) con Tom Hanks


Nei giorni scorsi si è svolta l'udienza preliminare davanti a un'incredula giudice di Chicago, alla quale Singh ha affermato di essere spaventato di tornare in California per via dell'epidemia di Covid-19 e per questo di essersi nascosto all'interno dell'aeroporto. Una versione poco convincente per la giudice basita per le circostanze e per il periodo di tempo in cui si sono verificati i fatti. "La corte trova questi fatti e circostanze abbastanza scioccanti per il presunto periodo di tempo in cui ciò si è verificato", ha detto la giudice. "Essendo in una parte protetta dell'aeroporto con un presunto badge di identità falso, vista la necessità che gli aeroporti siano assolutamente sicuri, trovo che le presunte azioni lo rendano un pericolo per la comunità".

Singh condivide una stanza a Orange, in California, e pur avendo un master in servizi alberghieri risulta disoccupato. Non è chiaro cosa lo abbia spinto a prendere un aereo per Chicago. Per il suo rilascio, la giudice ha stabilito una cauzione di mille dollari che dovranno essere versati entro l'udienza del 27 gennaio e la condizione di non mettere piede in aeroporto.

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