{text-decoration-color: #13B6C5;}
top of page
Immagine del redattoreStefano Campolo

Traffico passeggeri 2017 negli aeroporti italiani

Aggiornamento: 21 dic 2020


Vista notturna di un piazzale esterno dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma (photo credit Adr)


Il 2017 è stato un anno positivo per il traffico passeggeri negli aeroporti italiani. Da gennaio a dicembre sono stati 175,4 milioni i viaggiatori transitati dagli scali nazionali, segnando un aumento netto del 6,4 per cento rispetto all’anno precedente. Un trend positivo che inverte nettamente il dato del 2016 che aveva registrato un calo dei passeggeri a doppia cifra – 13,7 per cento sul 2015 attestandosi a 164.691.039 passeggeri. I dati, riportati da Assaeroporti – l’associazione italiana dei gestori degli aeroporti collegata a Confindustria, mostra tuttavia un andamento disomogeneo tra i 38 scali presi in considerazione.


Tralasciando gli impianti più piccoli, come Brescia, Foggia, Grosseto, Le Grottaglie e altri che presentano numeri irrisori, le principali variazioni riguardano in positivo Napoli (+26,6 per cento), Treviso (+14,4), Malpensa (+14,2), Olbia (+10,4). Prosegue molto sostenuta la crescita del Catullo di Verona. Dopo l’ingresso di Save due anni fa, a fine 2016 aveva registrato un traffico passeggeri in aumento dell’8,4 per cento, brillantemente superato nel 2017 chiuso con oltre 3 milioni di passeggeri e un aumento del 10,4 per cento. Cresce anche Trieste, dopo un 2016 incerto, lo scalo friulano segna un aumento del 7,8 per cento attestandosi a 780 mila viaggiatori, così come prosegue la crescita dell’aeroporto di Bergamo (+10,5 per cento e 12 miliano di passeggeri) e quella del Marconi di Bologna (+6,7). Bene anche gli aeroporti adriatici di Pescara e di Bari (+ 16,7 e 8,4 rispettivamente). In Sicilia i quattro scali presentano un andamento a due volti. Molto bene Catania che con oltre 9 milioni di passeggeri transitati consolida la propria leadership al sud finendo l’anno con 15,2 di crescita dopo aver chiuso il 2016 con un aumento dell’11,4. Positivi anche i risultati del Falcone Borsellino, nonostante i collegamenti con la città risentano dell’allungamento dei tempi per il ripristino del servizio ferroviario. Lo scalo palermitano ha registrato 5,7 milioni di passeggeri, cresciuti dell’8,4 in dodici mesi. Viceversa, Comiso perde quota con una diminuzione di viaggiatori vicina al 5 per cento e crolla Trapani, complice la chiusura di molti voli Ryanair da settembre scorso, con un – 13,4 per cento.




Continua poi l’agonia di Reggio Calabria. L’aeroporto dello Stretto da oltre due anni non vede decollare un volo internazionale e il traffico è limitato a tre destinazioni, Milano, Roma e Torino. Quasi inevitabile il crollo sotto i 400 mila viaggiatori e un calo del 21,4 per cento. Infine una considerazione sugli aeroporti romani: con Ciampino tornato alla piena operatività (+9,1 per cento), il Leonardo da Vinci perde quasi il 2 per cento di viaggiatori, ma con 40.971.881 di passeggeri rimane di gran lunga l’aeroporto più trafficato e l’unico vero hub italiano.


Nell’infografica sottostante tutti i dettagli dei passeggeri nazionali, internazionali, transiti e aviazione generale (prevalentemente voli privati) transitati negli aeroporti italiani nel corso del 2017.




Comentarios


bottom of page