I banchi check in all’aeroporto di Malpensa
Dal 2000 a oggi il traffico negli aeroporti italiani è aumentato di quasi 65 milioni di passeggeri e di 150 mila tonnellate di merci. I dati reperibili da Assaeroporti, l’associazione aderente a Confindustria che raccoglie le società di gestione aeroportuale, riportano una crescita sostenuta per la maggior parte dei 35 aeroporti italiani. Nel 2000 sono stati 92 milioni 441 mila i passeggeri transitati dagli scali nazionali, mentre il 31 dicembre ha chiuso il 2015 con 157 milioni e 200 mila transiti, il dato più alto di sempre. Più modesta la crescita del settore cargo, dove si è passati dalle 801 mila tonnellate del 2000 alle 985 mila dell’anno scorso.
I dati rivelano tuttavia delle differenze sostanziali: Malpensa, che ha perso la funzione di hub di Alitalia a favore di Fiumicino, ha perso in quindici anni circa due milioni di passeggeri, attestandosi a 18 milioni l’anno, contro gli oltre 20,7 milioni del 2000. Al contrario, il Leonardo da Vinci di Roma è l’aeroporto italiano che ha fatto registrare la maggiore crescita assoluta, passando dai 26,2 milioni del 2000 agli oltre 40 milioni dell’anno appena concluso. In ordine di grandezza segue Bergamo – che con 10,4 milioni di passeggeri supera Linate (9,69) e Venezia (8,7). Dati positivi anche per Catania (7,1), Bologna (6,89), Napoli (6,13) e Ciampino (5,8). Continua invece la crisi di Verona. Lo scalo, schiacciato tra Bergamo e Venezia, segna un aumento di circa 300 mila passeggeri nell’arco dei quindici anni presi in considerazione, ma ha perso quasi un milioni di passeggeri rispetto al 2007, passando dai 3,5 milioni di passeggeri di quell’anno ai 2,5 milioni del 2015. In difficoltà anche diversi tra gli aeroporti minori, in particolare il traffico di Bolzano, Brescia, Cuneo e Foggia è stato dimezzato nell’ultimo anno. Cali consistenti anche per Grosseto, Parma e Reggio Calabria.
Hanno invece tratto benefici dallo sviluppo del traffico aereo low cost aeroporti come Perugia, Pescara, Treviso, Trapani e Bari.
Sul fronte cargo Malpensa rimane la principale porta di accesso delle merci per via aerea. Lo scalo lombardo nel 2015 ha movimentato 511 mila tonnellate oltre la metà della quota italiana. La crescita di Malpensa rispetto al 2000 è stata di circa 200 mila tonnellate. Gli altri scali rilevanti per le merci sono Fiumicino (145 mila tonnellate nel 2015), Bergamo (120 mila), Venezia (50 mila) e Bologna (40 mila).
Nel corso degli ultimi 15 anni è diventato operativo l’aeroporto di Comiso (nel 2014), ex base militare in provincia di Ragusa, mentre non registrano attività o un’attività molto marginale gli scali di Crotone, Siena, Forlì e Rimini.
Nell’infografica sottostante il dettaglio del traffico passeggeri e merci suddiviso per anno e per aeroporto.
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