L'ultima settimana di maggio easyJet ha cancellato una media di 80 voli al giorno, Ryanair e Wizzair si sono fermati leggermente sotto. A Schipol - Amsterdam il secondo hub europeo, migliaia di persone hanno perso l'aereo perché le code ai check in e ai varchi sicurezza hanno raggiunto le sei ore di attesa. In misura molto minore, anche io sono incappato in una serie di cancellazioni a catena all'aeroporto di Francoforte il 19 maggio.
L'estate deve ancora cominciare e il ritorno della domanda di viaggi, annunciato, atteso e persino coltivato dall'intero settore dell'aviazione, sta mettendo sotto estrema pressione compagnie aeree e aeroporti.
Non sembrano esserci risposte semplici alle sfide operative incontrate dalle industrie del trasporto aereo in paesi come Canada, Irlanda, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti. Sono diversi i fattori che concorrono a prevedere un'estate di passione per i viaggiatori, di cui i disagi di queste settimane potrebbero essere solo l'amaro antipasto.
I problemi sono causati principalmente dalla carenza di personale. Il lockdown generalizzato della primavera 2020 ha messo a terra quasi la metà della flotta mondiale di aerei. Le compagnie hanno risposto, ovunque, diminuendo il personale impiegato, approfittando di programmi di welfare disegnati appositamente per l'emergenza. Oggi che la domanda torna ad essere robusta, le compagnie non riescono a recuperare il personale necessario con la rapidità richiesta dal fenomeno. Nel frattempo infatti migliaia di assistenti di volo e di personale di terra, ha trovato un impiego diverso e non è semplicemente più disponibile. Per formare un assistente di volo ci vogliono dai 36 ai 40 giorni per il corso, più il tempo per gli esami e le certificazioni. Chiaro che l'aumento di personale debba essere pianificato con congruo anticipo.
La situazione è poi aggravata da alti livelli di assenza per malattia, dalla lentezza dei governi nel fornire nulla osta di sicurezza per i nuovi dipendenti, riluttanza tra i potenziali candidati a lavorare in un settore con condizioni a volte poco attraenti e una ripresa della domanda più rapida di quanto suggerito dalla maggior parte delle previsioni.
Inoltre, ci sono problemi che sarebbero esistiti indipendentemente dalla pandemia, inclusi ritardi nel controllo del traffico aereo, guasti tecnologici, condizioni meteorologiche estreme e carenza strutturale di piloti.
Con così tanti problemi in gioco oggi, le risposte delle compagnie aeree sono di tamponamento, il 7 maggio easyJet ha annunciato la decisione di ridurre di una fila la disponibilità di posti dei suoi 50 Airbus A319 in servizio nel Regno Unito. In questo modo la capienza massima scende da 156 a 150 passeggeri consentendo alla compagnia di mettere in servizio per ogni volo 3 assistenti di volo invece di 4. Il minor fabbisogno di assistenti si attesta all'incirca sui 300 lavoratori, mentre la compagnia è ancora in attesa della certificazione governativa per poterne assumere 154.
La situazione è talmente deteriorata che British Airways sta cercando di attirare nuovi assunti, sempre di assistenti di volo stiamo parlando, con un bonus di benvenuto di 1.000 pound.
SCHIPHOL
La carenza di personale è stata segnalata da molte compagnie aeree e aeroporti in tutto il mondo, ma uno degli aeroporti con un problema serio è Amsterdam Schiphol. L'aeroporto ha annunciato il 26 maggio un piano d'azione che dovrebbe portare qualche sollievo, ma probabilmente solo al personale aeroportuale e non ai passeggeri e alle compagnie aeree. Schiphol chiede alle compagnie aeree di ridurre i voli.
Schiphol è uno degli aeroporti che ha ridotto il proprio personale durante il biennio Covid. E come Londra Heathrow e Francoforte è stato colto di sorpresa quando il traffico è aumentato più rapidamente del previsto nelle ultime settimane. Il 23 aprile, gli assistenti di terra di KLM hanno annunciato uno sciopero 'selvaggio' di sei ore che ha interrotto completamente l'aeroporto per un certo numero di giorni. Sottopagati e a corto di personale, gli assistenti di terra hanno affermato che la pressione su di loro era troppo alta.
Nelle settimane successive, al mondo esterno, tutto sembrò di nuovo a posto. Ma a fine maggio il sistema è crollato di nuovo. Non solo gli addetti ai bagagli, ma anche la sicurezza era gravemente a corto di personale. Il risultato è stato l'attesa da cinque a sei ore per i controlli di sicurezza, molti viaggiatori che hanno perso il volo e la tensione è aumentata tanto che ha indotto l'intervento della polizia aeroportuale.
Due giorni dopo, Schiphol ha elaborato un piano d'azione. Il primo riguarda la riduzione della capacità degli slot. Tra il 1 giugno e il 28 agosto, l'aeroporto ridurrà gli slot delle compagnie aeree da 120.000 a 90.000. Gli slot che le compagnie aeree non sono in grado di occupare non saranno occupati da un'altra compagnia aerea, ma rimarranno inutilizzati. Schiphol prevede che ciò riduca la pressione sulla regola degli slot 80/20 e porti le compagnie aeree a cedere gli slot inutilizzati più facilmente e più rapidamente, riducendo così la pressione sul sistema aeroportuale. Come afferma l'amministratore delegato Dick Benschop nel piano d'azione, gli aeroporti vogliono ottenere operazioni gestibili con un migliore coordinamento tra le compagnie aeree. Le altre opzioni riguardano il trasferimento di voli verso aeroporti regionali come Rotterdam, L'Aia, Eindhoven o persino Groningen Eelde. Extrema ratio, l'aeroporto potrebbe costringere le compagnie aeree a ridurre il numero di voli.
Altri elementi del piano sono l'assunzione di più personale di assistenza a terra e di sicurezza, salari migliori e altre condizioni sociali per rendere Schiphol di nuovo un datore di lavoro attraente.
Per le compagnie aeree, che già lottano contro la carenza di personale, le riduzioni del numero di voli hanno un impatto diretto sui più grandi operatori di Schiphol, KLM e sulle compagnie aeree olandesi per il tempo libero Transavia, TUI Fly e Corendon, ma anche altri con una posizione di rilievo come easyJet.
Le compagnie aeree hanno avvertito di non essere in grado di cancellare i voli poiché la maggior parte dei loro clienti ha prenotato pacchetti vacanze, a volte mesi fa. Le cancellazioni danneggerebbero notevolmente il settore dei viaggi, proprio quando sta assistendo a una ripresa della domanda dopo i due anni del Covid.
Qualche consiglio
- Per ridurre al minimo le brutte sorprese che rovinano le vacanze la prossima estate bisogna evitare se possibile di partire dagli aeroporti più grandi. I grandi hub, Londra, Amsterdam Francoforte, Parigi, Madrid e Roma andrebbero del tutto esclusi dagli itinerari di viaggio. La situazione è buona a Venezia, Zurigo e Bruxelles, l'ho verificato personalmente poche settimane fa. In ogni caso, restano preferibili piccoli aeroporti, specie in partenza.
- Arrivare in aeroporto con largo anticipo sul volo, almeno due ore.
- Scaricare le applicazioni della compagnia aerea con cui si vola, dell'aeroporto di partenza e attivare le notifiche push. In questo modo qualsiasi problema come un improvviso aumento dei tempi di attesa vi verrà comunicato prontamente.
- Fare il check-in online per evitare un'ulteriore attesa in aeroporto.
- Viaggiare con il solo bagaglio a mano per tagliare una fila in partenza e spesso lunghe attese nella riconsegna a destinazione.
- Avere pronto un piano B nel caso il volo venga cancellato.
Comments