{text-decoration-color: #13B6C5;}
top of page
Immagine del redattoreStefano Campolo

Possibile imbarcarsi senza documento?

Aggiornamento: 5 dic 2020


Controlli all’imbarco di un volo Ryanair a Treviso (photo credit Stefano Campolo)


Cosa succede se si perde il documento di identità? A chi rivolgersi per potersi imbarcare comunque? Ecco un breve racconto della disavventura capitata a due ragazze la scorsa estate e che ci hanno voluto scrivere.


“Prenotiamo un volo da Treviso per Bari per fine luglio, partenza di domenica pomeriggio, con Ryanair. Accade che il sabato pomeriggio precedente la partenza l’amica con cui devo partire viene derubata trovandosi così senza documenti, cosa che ci preoccupa e che ci fa subito valutare piani alternativi immaginando le difficoltà che potremmo incontrare presentandoci in aeroporto senza l’alba di un documento di riconoscimento.


A circa un’ora dal furto dopo aver presentato la denuncia ai carabinieri, decidiamo di chiamare il call-center della compagnia aerea Ryanair. Risponde una signorina alla quale spieghiamo la situazione e chiediamo se è possibile viaggiare con la denuncia di furto e magari la copia del documento. L’addetta risponde che una volta era possibile ma che adesso tassativamente non si vola più senza un documento. Veniamo invitate a rivolgerci al consolato per l’emissione di un documento sostitutivo. La mia amica spiegha di essere cittadina italiana, di essere in Italia e che il volo è all’interno dei confini nazionali. Tuttavia la risposta è irremovibile: non c’è nulla da fare! Gentilmente la mia amica le chiede se le viene in mente qualsiasi cosa da consigliare in modo che possa avere anche una sola remota speranza di partire. A questo punto la signorina inizia a spazientirsi, quasi infastidita, ribadendo il concetto: “Senza documento NON si vola”.

La persona che ha perso il documento dovrebbe rivolgersi all’ufficio anagrafe del Comune, ma è sabato e gli uffici sono chiusi, quindi possono contare solo sulla denuncia di furto presentata ai Carabinieri.


“Per scrupolo”, prosegue il racconto, “il giorno dopo ci portiamo anche le fotocopie dei documenti rubati che la mia amica aveva per caso perchè in questo periodo sta facendo delle pratiche. Pur sapendo siano senza valore le portiamo con noi. Prima di andare verso l’aeroporto la mia amica prova a chiamare nuovamente il call-center Ryanair utilizzando un altro numero. A questa telefonata risponde un ragazzo che per gentilezza ed educazione non era neppure lontanamente parente della signorina del giorno prima. Spiega che non sa dire con certezza se sia possibile volare con la denuncia ma che essendo realmente impossibilitata ad avere per tempo un documento sostitutivo si sente di consigliarle di provare a presentarsi ugualmente in aeroporto e di spiegare la situazione, a suo dire comprensibile. Non solo, le consiglia di rivolgersi anche alla polizia aeroportuale nella speranza che la possa aiutare a certificarne l’identità nei confronti della compagnia aerea, permettendole così di imbarcarsi. Pur non potendo dare alcuna certezza sulla possibilità di imbarco, l’addetto si dimostra molto professionale”.


“Non proprio fiduciose, andiamo all’aeroporto con un po’ di anticipo per avere il tempo di tentare ogni soluzione. Non trovando immediatamente la polizia aeroportuale chiediamo informazioni all’impiegato dell’agenzia delle dogane che ci suggerisce di rivolgerci prima di tutto allo sportello biglietteria – informazioni dove sicuramente sapranno darci una prima risposta; e lì risolviamo tutto molto più semplicemente di quello che avremmo mai creduto. Denuncia alla mano, carte di imbarco (e fotocopie dei documenti, che non fanno mai male…) spieghiamo la situazione all’impiegata che comprendendo l’impossibilità di avere un documento sostitutivo avendo subito il furto sabato pomeriggio, dopo essersi brevemente confrontata con la sua responsabile, appone un timbro della compagnia aerea scrivendo accanto “documenti ok”. Evitiamo così un viaggio di dieci ore in treno e, finalmente, ci godiamo il volo. La stessa cosa succede al ritorno, all’aeroporto di Bari. Questa volta ci rivolgiamo al banco dedicato ai visti, check-in VISA. Timbro sulla carta di imbarco e siamo rientrate. Con una puntualità sfacciata”.


LE REGOLE

Come è facile intuire dal racconto ci sono regole codificate e che variano tuttavia dal paese di partenza e, spesso a seconda della compagnia aerea. Per l’Italia serve un documento di identità, che vi verrà sempre chiesto di mostrare all’imbarco. Così come avviene per i voli in partenza dalla Francia e da paesi europei al di fuori dell’area Schengen come per esempio l’Irlanda e la Gran Bretagna. Diverso il discorso per la Germania, in particolare per i voli Lufthansa con destinazione aeroporti dell’Unione europea. In questo caso ai gate di imbarco quasi mai controllano i documenti e sono abbastanza rilassati pure in Belgio e in Spagna. Sul sito della Polizia di Stato è possibile consultare le norme per i viaggi in Italia. Per i viaggi sul territorio nazionale, è sufficiente l’esibizione di uno dei documenti di identificazione specificamente indicati all’articolo 35, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica nr. 445 del 28 dicembre 2000:

  1. Passaporto

  2. Carta di identità

Sono considerati equipollenti e quindi pienamente validi per i viaggi all’interno dei confini nazionali i seguenti documenti:

  1. patente di guida

  2. patente nautica

  3. libretto di pensione

  4. patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici

  5. porto d’armi

  6. tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato

Resta inteso che, in via prudenziale, avere una copia del proprio documento di identità, fotostatica o una semplice fotografia sul proprio telefono, può essere di grande aiuto.

Comments


bottom of page