Alla disperata ricerca di idee per arginare le ingenti perdite economiche e di tranquillizzare i potenziali viaggiatori sulla sicurezza sanitaria, le compagnie aeree si stanno ingegnando nel proporre soluzioni in attesa che, si spera entro fine anno, il vaccino anti Covid-19 sia abbastanza diffuso da consentire una ripresa delle operazioni su larga scala. Le difficoltà dell'ultimo anno costringono a sollecitare la fantasia e a cercare nuove fonti di ricavi prima semplicemente impensabili o improponibili. Le iniziative di Emirates e di British Airways lasciano addirittura presupporre il tentativo di trarre profitto dall'emergenza Covid-19. Nella situazione attuale, in realtà, si tratta di mosse al limite della disperazione.
La domanda di trasporto aereo infatti langue inesorabilmente e come rilevato puntualmente da IATA - l'associazione internazionale delle compagnie aeree - i vettori continueranno a bruciare denaro almeno per il primo semestre 2021. L'emergenza sanitaria ha compresso la domanda perché le persone non si sentono sicure a viaggiare tre, quattro o più ore fianco a fianco a degli sconosciuti, soprattutto in classe economica dove gli spazi sono abitualmente disegnati per ammassare il maggior numero di passeggeri possibile. Per un certo periodo, l'anno scorso, era stata vagheggiata l'eventualità di ridurre il numero di posti in vendita, lasciando vuote le due sedute centrali di ogni fila per garantire un minimo di distanziamento a bordo degli aerei. Idea suggestiva, quanto impraticabile dal punto di vista economico, le tariffe sarebbero aumentate del 25-30 per cento comprimendo ulteriormente la domanda o, comunque, senza un reale recupero di domanda rispetto a quella effettiva. Le compagnie aeree hanno quindi continuato a ridurre la capacità, tagliando voli e frequenze e lasciando a terra migliaia di aerei. Nonostante i protocolli e le più disparate misure di sicurezza messe in atto, la seconda ondata della pandemia, attiva globalmente dall'autunno, ha bloccato ogni speranza di rimbalzo nel settore. I primi dati del 2021 sono addirittura peggiori rispetto a quelli della primavera scorsa.
Emirates vende i posti vuoti
Ecco che Emirates se ne esce con la proposta di offrire a prezzi ridotti un'intera fila in classe economica a chiunque abbia una prenotazione valida. Quindi, oltre al proprio posto, il passeggero può acquistare i due vicino a lui a un prezzo variabile tra i 45 e i 140 euro ciascuno. Sempre che siano disponibili, ovviamente.
Questi posti saranno offerti a tutti i clienti di Economy Class in possesso di una prenotazione confermata. I clienti non potranno prenotare in anticipo i posti vuoti, poiché questi sono soggetti a disponibilità. I posti vuoti saranno offerti per l'acquisto solo al banco del check-in dell'aeroporto prima della partenza del volo e i costi vanno da AED 200 a AED 600 per posto vuoto, più le tasse applicabili.
Emirates guarda a questa offerta come a un vero e proprio 'prodotto', così si chiamano in gergo i servizi a bordo. L'opportunità di accontentare quanti vorrebbero maggiore privacy e maggiore spazio e probabilmente anche maggiore distanza dagli altri senza potersi permettere una tariffa di categoria superiore - business o prima classe - è data proprio dalla riduzione drastica del numero di viaggiatori. Su aerei dove di solito i posti vuoti si contano sulle dita di una mano, da un giorno all'altro si sono aperte praterie ed Emirates non ha resistito alla tentazione di mettere a reddito le decine di sedili che quotidianamente rimangono invenduti.
Oltre alla nuova opzione di posto vuoto, Emirates offre attualmente una varietà di prodotti di posti a sedere per i clienti di Economy:
- spazio extra per le gambe: posti nella fila di uscita che offrono spazio aggiuntivo ma soggetti a requisiti di sicurezza
- sedili doppi: posti in una fila di due sul retro del Boeing 777 di Emirates e sul ponte superiore degli Airbus A380 configurato a due classi;
- posti preferenziali: posti nella prima sezione della cabina e sul ponte superiore dell'A380 configurato a due classi;
British Airways vende test rapidi
Parallelamente all'iniziativa di Emirates, a Londra hanno pensato di monetizzare il timore da contagio. La compagnia britannica mette a disposizione dei clienti i test Covid-19 antigenici Qured, approvati dal governo, al costo di 33 sterline.
"I kit per i test rapidi sono estremamente convenienti", si legge nella nota ufficiale di British, "e possono essere ordinati a qualsiasi indirizzo del Regno Unito. Progettati per essere portatili, i clienti possono portare i kit con sé all'estero, in preparazione per il viaggio di ritorno nel Regno Unito".
Il semplice test viene somministrato in remoto da un consulente sanitario professionista tramite una videochiamata programmata. Il consulente sanitario guiderà il cliente attraverso il prelievo di un tampone nasale e faringeo e l'elaborazione del campione. I risultati verificati sono disponibili dopo 20 minuti e il cliente può scaricare un certificato di 'idoneità al volo' se il test è negativo.
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