La home page della versione italiana del sito di Emirates
L’integrazione tariffaria Trenitalia – Emirates è attiva dal 2 agosto scorso e a Ferrovie non costa nulla, anzi.
In questi giorni si discute molto dell’ingresso delle Ferrovie Italiane in Alitalia. Una delle argomentazioni dei sostenitori di questa possiblità è l’integrazione tariffaria fra treno, aereo e, per la parte gestita dal gruppo Ferrovie anche della gomma (con il network Busitalia). Il costo dell’operazione è ancora da definire. Il governo italiano afferma che la nuova compagnia andrà sostenuta con circa 2 miliardi di euro, di cui 900 milioni per restituire – entro il 15 dicembre – il prestito ponte concesso l’anno scorso. Ferrovie, che ha inviato una manifestazione di interessi, dovrebbe mettere circa 200 milioni di euro. Il resto potrebbe arrivare da altri investitori del settore.
In ogni caso per Ferrovie dello Stato, la possibilità di drenare viaggiatori dal traffico aereo non sarà indolore. Soprattutto a fronte di un’esperienza cominciata proprio nella seconda metà del 2018 – dal 2 agosto per la precisione – grazie alla collaborazione con Emirates. L’accordo siglato tra Trenitalia e la compagnia di Dubai permette già oggi ai passeggeri di acquistare un biglietto unico per i viaggi dall’Emirato all’Italia e viceversa comprensivi di aereo + treno. La vendita del biglietto integrato avviene direttamente dal sito web di Emirates. Gli aeroporti interessati sono quattro, Milano, Roma, Venezia e Bologna, mentre le stazioni ferroviarie sono 27, da Bolzano a Reggio Calabria, cioè tutte le principali della penisola. Per fare un esempio, un viaggiatore può acquistare il volo da Dubai a Reggio Calabria comprensivo di biglietto aereo fino a Fiumicino, del biglietto Fiumicino aeroporto – Roma Termini e Roma Termini – Reggio Calabria. Il tutto con un solo PNR e con tariffe al momento vantaggiose. Lo scambio prevede inoltre l’accesso ai rispettivi lounge. Tutti i possessori di biglietto integrato in classe First Emirates che includa un viaggio Frecciarossa, potranno accedere ai FRECCIAClub Trenitalia presenti nelle maggiori stazioni, così come è incluso l’accesso alle vip lounges Emirates per i possessori di biglietto Executive Frecciarossa.
Marco Giovanniello, profondo conoscitore del settore aeronautico italiano e delle sue dinamiche economiche ha scritto su Gli Stati Generali, “sarebbe interessante che il Governo spiegasse perché FS, che è interamente proprietà degli Italiani, dovrebbe dare all’acciaccata Alitalia una fortuna per fare quello che una delle migliori compagnie aeree del mondo, la Emirates, fa gratis. Questo non è il Governo sostenuto dalla forza politica che aveva come obiettivo primo la lotta agli sprechi? E quale spreco maggiore ci può essere del pagare centinaia di milioni per avere qualcosa che costa zero?”.
Infatti, al gruppo Ferrovie dello Stato, quell’accordo non costa nulla. Anzi, porta a Trenitalia nuovi viaggiatori che sarebbero potuti andare al concorrente Italo e, di conseguenza, incassa una percentuale sui biglietti venduti da Emirates, fra l’altro senza impegnare risorse proprie e agevolandosi del network, del marchio e della diffusione di una delle compagnie aeree più conosciute e più utilizzate al mondo.
Il timore di molti è che la convergenza tra Trenitalia e la compagnia aerea sia solo un salvataggio statale mascherato. Un’operazione che, se così fosse, farebbe perdere molto alle ferrovie, a meno di un aumento dei prezzi ferroviari o aerei nelle tratte servite dall’alta velocita e da collegamenti aerei come, per esempio, tra Roma e Milano, Torino e Venezia.
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