I voli da e verso il Regno Unito sono temporaneamente assicurati anche nel caso, ormai sempre più probabile, di uscita dall’Unione senza un accordo. Il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi le norme transitorie per garantire la continuità dei servizi e dei trasporti tra l’Unione europea e il Regno Unito.
Le misure di emergenza consentiranno alle compagnie aeree del Regno Unito per un periodo limitato di fornire servizi di collegamento con l’Ue in caso di Brexit senza accordo. I vettori britannici sono autorizzati anche alle soste e non è stato posto un limite al numero di voli che potranno operare, il cosidetto ‘flight cap’. Il provvedimento sarà valido solo nel caso anche il Regno Unito fornirà un accesso equivalente alle compagnie aeree europee. Le misure si applicheranno fino al 30 marzo 2020 o fino all’entrata in vigore di un accordo di trasporto aereo tra l’Ue e il Regno Unito, a seconda dell’evento che si verifica prima.
Contestualmente, il Parlamento ha approvato un meccanismo temporaneo per l’Agenzia europea per la sicurezza aerea – EASA – per rilasciare certificati di sicurezza aerea per le società britanniche.
Le misure erano state proposte dalla Commissione europea su sollecitazione del Parlamento e del Consiglio europeo. Ora si attende l’approvazione formale del Consiglio europeo per la loro effettiva entrata in vigore.
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