Il nuovo B787-9 in livrea Qantas (photo credit Qantas)
Dal 24 marzo 2018 il mondo sarà più piccolo. Di poco, esattamente 1 ora e 20 minuti in meno, ma per quanto minimo si tratta di un passo avanti importante per il mondo dell’aviazione e dei trasporti. Quel giorno, sabato 24 marzo del prossimo anno alle 18.50 ora locale, decollerà dall’aeroporto di Perth il primo collegamento con l’Europa a non prevedere scali intermedi. Il volo QF9 della Qantas raggiungerà Londra alle 5.10 di domenica mattina dopo 18 ore e 20 minuti e sarà operato da uno dei nuovi Boeing 787-9 della compagnia australiana.
Dopo oltre un secolo di aviazione civile e 83 anni di servizio, per la prima volta nella storia la kangaroo route, sarà operata senza scali intermedi. Il nord e il sud del pianeta saranno più vicini e accessibili. Come detto, il volo diretto impiegherà 18 ore e 20 minuti per raggiungere l’aeroporto di Heathrow, alle porte di Londra, contro le 19 ore e 40 minuti del volo attualmente più veloce, che comunque fa scalo a Dubai. Il risparmio è comunque notevole rispetto alla maggior parte dei collegamenti attuali che prevedono da 20 a 27 ore, senza contare la comodità di non dover cambiare aereo alle due del mattino o a metà giornata in preda al jet lag. Molto più corto il volo tra Londra e Perth: grazie alle correnti favorevoli, infatti il tempo di volo sarà di sole 15 ore e 45 minuti. In ogni caso, nulla in paragone ai 4 giorni e sette scali che ci volevano negli anni Trenta.
Da fine aprile Qantas ha messo in vendita i biglietti del nuovo collegamento, con un prezzo base in economica di 2.270 dollari australiani per l’andata e ritorno (circa 1.530 euro). L’offerta di base è stata però immediatamente esaurita, almeno per i primi giorni, tanto che adesso i biglietti più economici si trovano a non meno di 2.600 dollari. Come ampiamente previsto da diversi analisti del settore trasporti e turistico, la domanda per servizi diretti tra Europa e Australia è infatti molto alta e, se comunque ci saranno periodi dell’anno con prezzi leggermente inferiori ai 2.000 dollari per l’andata e ritorno, difficilmente ci potremo aspettare un calo delle tariffe nel breve e medio periodo, almeno fino a quando non ci saranno dei competitor diretti di Qantas.
La compagnia australiana sembra comunque avere le idee chiare per sfruttare a pieno il vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Per bocca del suo amministratore delegato, l’irlandese Alan Joyce, da quasi dieci anni alla guida del “Canguro volante” può affermare senza timore di essere smentito che il nuovo aereo B787 consente di cambiare le regole del gioco e, parlando con la stampa ha spiegato che i prossimi collegamenti diretti dall’Australia verso l’Europa potrebbero espandersi a Berlino, Roma e Parigi.
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