Se qualcuno, come i sindacati, si aspettava un lungo addio con la conseguente creazione di uno spazio di trattativa con il governo per mantenere qualche centinaio di posti di lavoro in un sito improduttivo come Olbia, è rimasto presto deluso. A distanza di 72 ore dalla comunicazione di liquidazione di Air Italy da parte dell’assemblea dei soci di AQA Holding, Alisarda Spa e Qatar Airways, arriva la notizia che già nei prossimi giorni partiranno le lettere di licenziamento per tutti i 1.450 dipendenti della compagnia aerea.
Il licenziamento collettivo è stato confermato venerdì 14 febbraio dai commissari liquidatori della compagnia ai dipendenti delle basi di Malpensa e Olbia nel corso di una conferenza telefonica. “I liquidatori hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione”, riporta un comunicato di Air Italy, “confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa. Verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda, che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro”.
La procedura di liquidazione in bonis prevede, in base al codice civile, 75 giorni di tempo per dare corso al licenziamento collettivo. In teoria dunque ci sarebbe tempo fino a maggio. Nel frattempo, spiega la nota, la società si è impegnata a esplorare la strada della cessione di rami aziendali per cercare di salvaguardare il più possibile i lavoratori.
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