Il motore sinistro del B737-700 di Alaska Airlines danneggiato dopo lo scontro con l'orso
In attesa del vaccino che ci farà tornare a volare, rassegniamoci alle frivolezze della cronaca. Di incidenti negli aeroporti se ne verificano centinaia ogni giorno - ad Amsterdam a metà novembre un l'ala di un Airbus A330 è andata a conficcarsi sul naso di un B747, solo per citarne uno rilevante. Non si contano i velivoli che vanno a sbattere contro automobili di servizio, carrelli per il trasporto bagagli, trattori o che cominciano le manovre dalla piazzola di sosta con ancora la scaletta attaccata. Ma quanto accaduto il 14 novembre a Yakutat, un posto in mezzo al nulla dell'Alaska meridionale, è davvero singolare. Un B737 di Alaska Airlines in arrivo da Anchorage ha colpito e ucciso un orso sulla pista durante l'atterraggio.
A bordo dell'aereo c'erano 6 passeggeri oltre ai membri dell'equipaggio e nessuno è rimasto ferito. A terra, un altro orso bruno, di circa due anni, è rimasto illeso, mentre le protezioni esterne del motore sinistro dell'aereo sono ammaccate.
La notizia apparsa sul locale Anchorage Daily News, ha presto fatto il giro del mondo, ripresa da alle principali reti nazionali come CNN e FOX e dai siti web di molti giornali nel Paese e all'estero, tra cui il New York Times e il Guardian.
La pista di Yakutat è spesso frequentata dalla fauna selvatica, soprattutto perché la zona è protetta da barriere solo in parte mentre per lunghi tratti le aree aeroportuali sono accessibili. Prima dell'atterraggio o del decollo di un volo - non è difficile i collegamenti quotidiani sono due, uno su Cordova che poi prosegue per Anchorage e l'altro su Juneau - il personale dell'aeroporto esce in perlustrazione e controlla che la pista sia sgombra dando il permesso di atterraggio o decollo. Il 14 novembre gli addetti avevano liberato la pista 10 minuti prima dell'atterraggio e non avevano notato segni di fauna selvatica nei paraggi. Quando, pochi istanti più tardi, l'apparecchio ha toccato il suolo e cominciato a rallentare, i piloti hanno avvistato due orsi che stavano attraversando la pista da destra verso sinistra. L'aereo è passato sopra ai due animali che sono riusciti a evitare i carrelli ma non il motore di sinistra.
Il Boeing 737-700 ha colpito e ucciso una femmina di orso bruno, ma il suo cucciolo, di circa due anni, è rimasto illeso.
L'aeroporto di Yakutat è parzialmente recintato. I dipendenti seguono una formazione annuale sui rischi per la fauna selvatica e usano mezzi pirotecnici o veicoli per allontanare gli animali che puntualmente pascolano nei pressi della pista e del piccolo piazzale.
In Alaska gli incidenti tra aerei e animali sono abbastanza frequenti. In passato, sono stati riportate collisioni tra velivoli e cervi, oche, caribù e altri animali, ma a quanto sembra è la prima volta che un incidente coinvolge un orso. Lo scontro più strano in assoluto rimane comunque quello del 1987, quando un aereo sempre di Alaska Airlines da poco decollato da Juneau si scontrò con un salmone. Il pesce colpì il finestrino della cabina di pilotaggio lasciando alcune squame sui vetri. Con ogni probabilità fu un'aquila o un altro rapace a lasciar cadere il pesce a mezz'aria forse per lo spostamento d'aria dell'aereo o perché l'uccello era stato costretto a una manovra repentina per evitare il velivolo.
Comments